“Il manifesto del cinema espressionista tedesco.”
Per comprendere tutti i più grandi Thriller del cinema e per sapersi muovere all’interno del genere con disinvoltura, bisogna, almeno una volta nella vita, aver visto il cinema espressionista tedesco degli anni venti. Quale esempio più significativo se non Der cabinet des doktor Caligari di Robert Wiene, il simbolo del cinema espressionista tedesco. Un capolavoro del muto che stravolge la rappresentazione filmica della realtà dove i fantasmi emergono dalla pellicola terrorizzando.
L’imponente uso del trucco (molto teatrale) esalta la mimica degli attori che appaiono come maschere mostruose dalle quali trapela la vera natura dei personaggi, le imponenti scenografie deformate e deformanti stordiscono lo spettatore e avvolgono la vicenda in un’atmosfera mistica. Tutto è immerso in una dimensione onirica e il confine tra sogno e realtà è impalpabile. Questo è il vero senso dell’impressionismo: resuscitare ombre e sogni attraverso l’arte, e Wiene ci riesce benissimo. Nella prima scena Franz (protagonista e narratore) racconta ad una anziano una sinistra e bizzarra storia a proposito di un certo dottor Caligari che giunse alla fiera di un paese della Germania per presentare il suo sonnambulo Cesare, in grado di predire il futuro. Strane morti ed inseguimenti porteranno ad un epilogo del tutto inaspettato.