“Qui tra noi c’è qualcuno che non è quello che sembra.”
Dopo il clamoroso successo di 1997: Fuga da New York, continua il sodalizio vincente tra Carpenter e l’attore Kurt Russell in questo eccellente horror fantascientifico remake di “La Cosa da un altro Mondo” (1951) di Howard Hawks, a sua volta ispirato ad un racconto di John W. Campbell. In una base scientifica statunitense in Antartide giunge improvvisamente un elicottero norvegese proveniente da un avamposto vicino, il quale pare essere sulle tracce di un husky in fuga. L’elicottero esplode e l’unico sopravvissuto, incomprensibilmente, apre il fuoco contro il team americano ma viene ucciso prima che possa mietere alcuna vittima. Nello stupore generale è l’elicotterista MacReady (K. Russell) a prendere l’iniziativa e a guidare i suoi compagni verso una terribile scoperta: l’husky braccato dagli scienziati norvgegesi è in realtà una letale entità aliena che possiede la capacità di imitare alla perfezione altre forme di vita. I veri guai inizieranno però quando l’essere polimorfo comincerà ad attaccare anche gli umani, prendendone le sembianza e cammuffandosi dunque perfettamente tra i membri del gruppo. Distinguere umani da alieni, il reale dal fasullo, gli amici dai nemici diverrà quasi impossibile, come del resto fidarsi dei propri compagni.
Regia di Carpenter come sempre fuori discussione, personaggi costruiti in modo efficace ed effetti speciali semplicemente eccellenti, i quali fanno veramente rimpiangere l’era pre-digitale in cui non vi erano computer ed escamotage vari per mascherare l’assenza di talento: problema che comunque non concerne il nostro caro John ed il suo fedele collaboratore Rob Bottin, tecnico degli effetti speciali.