“L’amore non dura tre anni, non dura un’ora, non dura nemmeno tre secondi perché, per durare, dovrebbe esistere!”
Non so se per mia negligenza o perché poco pubblicizzato, ma questo film del 2012 è passato (almeno per me) in sordina. Per fortuna ne sono venuto a conoscenza, perché ne sono rimasto veramente entusiasta! Questa trasposizione cinematografica dell’omonimo libro si piazza sicuramente nella mia top ten di cine-romantici. Forse subito dopo a “(500) Giorni Insieme”, il primo film che mi viene in mente come termine di paragone.
Sebbene raramente io apprezzi le cinéma dei francesi, per una volta devo dire che i nostri vicini transalpini hanno fatto centro, producendo una commedia sentimentale molto frizzante, simpatica ed acuta. Non sto sprecando i complimenti, anzi! Non vi è un momento di noia, la trama è sempre scorrevole e stuzzicante. Il cinismo che pervade la pellicola è intelligente, sapientemente dosato e soprattutto esposto in modo divertente. Questo grazie all’ottimo soggetto (al più presto mi comprerò il libro!) ed alla più che distinta prova degli attori. In particolare il protagonista, interpretato da Gaspard Proust, mi ha regalato numerose risate grazie alla sua mimica facciale ed al suo modo di fare. Molto somigliante a Fabio de Luigi, tra l’altro.
Nella spumeggiante vicenda, assistiamo alle pene amorose del trentenne Marc Marronnier, neo-divorziato critico letterario che in piena depressione scrive un libro dall’inaspettato successo: “L’Amore Dura Tre Anni”. Pieno di risentimento verso l’ex moglie e verso l’amore stesso, Marc butta giù su carta tutto ciò che gli passa nell’anticamera del cervello, creando un capolavoro di cinismo e misoginia. Ma il suo pensiero sul sentimento più bello del mondo è destinato a cambiare dall’incontro con Alice, moglie di un suo cugino di secondo grado, conosciuta al funerale della nonna di Marc. Il libro diventerà un problema? Marc riuscirà a credere nell’amore? La visione del film scorrerà velocemente tra una risata e l’altra, ve lo assicuro!