“Una pillola al mattino, e quello che potevo fare non aveva limiti.”
Eddi Morra, scrittore in crisi, sposato e divorziato da giovanissimo. La sua ragazza lo lascia e, fato vuole, si imbatte nell’ex cognato, che gli regala una nuova medicina che aiuta la concentrazione. Non avendo più nulla da perdere la prova. Riesce a fare il lavoro che non è stato in grado di portare a termine fino a quel momento. Ma vuole di più. Torna dall’ex cognato e capisce che in realtà non si tratta di un farmaco sperimentale, ma di una droga. Diventandone dipendente, riesce ad avere successo, ma tutto ha un prezzo.
A malincuore lo devo ammettere, Robert De Niro non ha brillato in questo film. Forse è per la parte che gli han dato, ma non mi ha convinto tanto. D’altra parte, Bradley nei ruoli dei pazzi o di persone problematiche è sempre intrigante, e mi sembrava come se stesse davvero avendo trip. Il film è ben fatto, e la fotografia è davvero geniale. è uno di quei thriller che ti lasciano qualcosa in più dopo averli visti, uno sguardo sulla società, sul nostro modo di vivere e sul significato che le mediche/droghe hanno davvero. Si alternano attimi di paranoia ad attimi di una comicità forse un po’ macabra, ma che nell’insieme si completano perfettamente.