“In questo momento io vi sto offrendo un futuro nella televisione, un programma mai visto con ascolti mai visti, l’unica domanda che dovete farvi è: siete dentro o siete fuori?”
Cinica, ambiziosa e determinata: è Katy, dirigente della fittizia emittente televisiva ABN, nonché responsabile dei programmi messi in onda. Decisa a puntare in alto, si mette all’opera per creare un reality show di successo. Una riunione, uno scambio di battute tra collaboratori, darà il via ad un’epopea legale ed etica per far nascere “Live!”, uno shockante e controverso format basato sul gioco della roulette russa. In palio 5 milioni di dollari per ciascuno dei sopravvissuti… ma cos’è la roulette russa? Semplice: una pistola caricata con cinque colpi a salve ed un solo proiettile letale. Sei “concorrenti” che a turno si puntano l’arma alla testa e premono il grilletto, sperando di dare una svolta alla propria vita e di essere accompagnati dalla fortuna. Crudele? Amorale? Indecente? Niente di più vero… ma a quanto pare all’umanità piace assistere in diretta alla morte, sin dai tempi degli antichi Romani!
Già la storia di per sé è molto inquietante, il mettere in TV un gioco così pericoloso quanto assurdo. I dubbi morali sull’offrire un compenso in caso di non-morte se li pongono tutti, tranne che l’arrivista donna in carriera interpretata in tailleur dalla bella Eva Mendes, che a tratti rischia di prendersi la simpatia dello spettatore. Ma ciò che dona una forma perfetta a questo film è la ripresa in stile documentaristico ad opera del regista, sempre camera alla mano con la scusa di catturare la vita dietro le quinte di una rete televisiva. Rende il tutto più frenetico ed angosciante, specialmente perché questo stile rende la storia “vera”. Assolutamente da vedere! Quando però finalmente “Live!” andrà in onda, facciano bene attenzione i deboli di cuore e di stomaco!