“Non è lui… non può essere.”
A leggere di un nuovo capitolo della saga di Saw (l’ottavo, per la precisione) quasi non ci si crede: sia perché il settimo film su “Jigsaw” si intitola – in Italia – Saw 3D: capitolo finale, sia perché ci si chiede che cosa si possa ancora raccontare dopo 13 anni dalla uscita della prima pellicola.
La domanda allora è lecita: perché Saw Legacy è un film da vedere? Saw è un pacchetto rodato che avrà sempre qualcosa da raccontare, tra torture, marchingegni, trappole e omaggi ai capitoli precedenti, senza dimenticare un ineluttabile colpo di scena finale che stravolge tutto quanto visto (o si è creduto di vedere) in precedenza. Lo schema di Saw Legacy ricalca quello che uno spettatore si aspetta: 5 persone si risvegliano con la testa intrappolata in un cilindro di metallo e incatenati. “Inizia il gioco”: risentiamo la voce di John Kramer (che è morto da 10 anni). Da qui si ha una continua alternanza tra le scene delle indagini e le torture inflitte ai 5 malcapitati, che poi tanto malcapitati non sono.
Il film, diretto dai fratelli Spierig, è da vedere sicuramente per gli appassionati della serie, dal momento che si ritrovano tutti gli elementi che hanno caratterizzato i capitoli. Certo non si potrà avere la sorpresa finale così come la grande svolta del film del 2004, ma ci sarà comunque un avvenimento che vi dovrà far riflettere un momento su quanto avete creduto di vedere. Poi il resto: sangue, macchinari di tortura fantasiosi (sebbene il tutto sia ambientato in una fattoria tutt’altro che tecnologica), pianti, strepiti, ammiccamenti agli altri capitoli, omaggi e personaggi vecchi e nuovi, con poco spessore – fondamentale per non entrare in empatia con loro e rimanerci male.
Un’ora e trentadue minuti, davvero un minutaggio ristretto per la media di oggi, ma tranquilli: si sta in ansia da subito, fino all’ultima scena. Da vedere per passare una serata di tensione, calandosi però nel mondo di Saw e lasciando da parte l’occhio critico o la ricerca di finezza, perché non è a questo che il format punta.