“Sai quando senti una dire: ‘oooh ero ubriaca ieri sera, ho scopato uno per sbaglio…’ POTREMMO ESSERE NOI QUELLO SBAGLIO!”
Prendi tre giovani promesse del cinema hollywoodiano come Cera, Mintz-Plasse ed Hill, mettili in una storia di liceali americani alla ricerca di alcool per il classico party selvaggio causa assenza genitori, aggiungi una patente falsa, belle ragazze-obiettivo (non serve dire per che fine) e due poliziotti pazzi; infine accendi la macchina da presa e gira: il risultato è Suxbad, una tipica commedia americana da college, ma con qualcosa in più. Il sottotitolo è stata solo una trovata della produzione italiana per attirare l’attenzione richiamando il film di Scamarcio e compagnia, ma con esso non c’entra un bel nulla.
Il contesto è quello già citato: ragazz(acc)i abbastanza sfigati alla disperata ricerca di bottiglie proibite per diventare gli idoli della festa e portarsi a letto le ragazze… tema forse usato e abusato fin troppo dal cinema americano, in un modo o nell’altro… ma il regista ce lo propone in una salsa particolare, molto leggera ma divertentissima, per niente frivola come molte altre pellicole del genere e persino (a tratti) arguta ed originale. I due protagonisti sono anch’essi già visti e rivisti: due personaggi opposti ma legati da una forte amicizia, uno maniaco del sesso e l’altro romanticone… ma vale la pena guardare il film solo per McLovin, il terzo amico, che diventerà subito vostro idolo: un “cretinetti” all’ennesima potenza, ma che nel corso della storia prende fiducia in se stesso grazie a due agenti anormali che tentano di aggraziarsi le sue simpatie. Trama non scontata con esilaranti gag e colpi di scena: tra le commedie americane si piazza sicuramente ai primi posti!