“Dici troppe preghiere per essere un uomo innocente.”
Nel 1939, durante la Seconda Guerra Mondiale, un tenente polacco viene sospettato e condannato di spionaggio. Viene deportato in un gulag in Siberia. Durante la prigionia, decide di tentare l’evasione ed assieme ad altri sei carcerati, nel 1941 riesce a trovare una via d’uscita. Senza cibo, avvolti dal gelo siberiano, devono tentare di raggiungere l’India, terra di libertà, percorrendo il deserto gelato.
Il film è tratto dal libro di Slavomir Rawicz. Ottimo per gli amanti dei fatti storici. Il film, oltre a ripercorrere una fuga che dura un anno in cerca della libertà, percorre anche il cambiamento umano dei sette evasi. Mostra come sette persone diverse, accusate di crimini diversi, possano unire le forze per un unico obiettivo: tornare a vivere umanamente. Chi lotta per la libertà da una condanna ingiusta, scappando dalla propria casa, chi invece in quella casa cerca di tornarci da uomo (“Che mi dici dell’America? – Oh, non è per me, la libertà. Non saprei cosa farmene, giuro su Dio.”).