“Ho incontrato persone come te per tutta la mia vita, siete così gentili: record di beneficenza. Non sai come è la fuori… non ne hai una fottuta idea!”
Tyrannosaur, uno dei tanti film passati piuttosto in sordina, è l’opera prima da regista di Paddy Considine, il quale ne curò anche la sceneggiatura. La pellicola fu presentata a festival di film indipendenti riscuotendo critiche positive, mentre fu distribuita successivamente nel 2011. Ci troviamo in un emarginato sobborgo inglese; Joseph (Peter Mullan) è un disoccupato vedovo con un passato difficile, cliente abituale del bar della zona. L’uomo tenta, invano, di trovare un equilibrio nella sua vita ma è spesso colpito da attacchi d’ira che portano distruzione nella sua esistenza e in quella altrui. Un giorno si imbatte per caso in Hannah (Olivia Colman), di animo gentile e religiosa ma avvolta nella paura a causa di un marito estremamente geloso e violento. Con il succedersi dei fatti, la donna cerca l’aiuto di Joseph per sfuggire alle violenze domestiche, ma l’uomo non si aspetta del segreto che nasconde.
Considine mette a confronto due persone con caratteri e storie diverse, ma accomunati dal tormento di una vita in solitudine e oppressa dalla tolleranza verso se stessi. Il rapporto tra Joseph e Hannah crea sintonia tra loro: si aiuteranno a vicenda per apprezzarsi maggiormente, ma non prima di aver raschiato il fondo del barile e aver sopportato situazioni di violenza gratuita. La sceneggiatura svolge un ruolo fondamentale perché non si cade mai in banali cliché; le parole pronunciate dai personaggi colpiscono duro in egual modo a come colpisce il nostro protagonista. Peter Mullen recita in modo incredibile e Olivia Colman non è da meno; una pellicola indipendente che fa quasi paura se pensiamo che è un’opera prima: assolutamente da non perdere!