“Io ho vissuto seguendo tutte le regole… degli uomini, di Dio… e tu non ne hai seguita nessuna… e tutti ti hanno amato di più…”
Ispirato al romanzo di Jim Harrison, Vento di passioni può essere definito come un classico “filmone americano”, con budget elevato, tecnicamente valido, cast pazzesco e trama concepita per colpire il grande pubblico. Sicuramente una pellicola dall’alto coefficiente romantico, rivolta in particolar modo ad un pubblico femminile: la storia ruota infatti attorno al bello e tormentato Tristan, alias Brad Pitt, che con questa interpretazione ad hoc ha fatto breccia nel cuore delle damigelle di mezzo mondo, consacrandosi come vera icona sexy degli anni ’90.
Siamo agli inizi del XX secolo; il colonnello Ludlow vive coi suoi tre figli Alfred, Tristan e Samuel in una tranquilla fattoria del Montana, in perfetta sintonia con alcuni pellerossa “civilizzati” della zona. I tre ragazzi crescono sani e forti, immersi nella splendida natura delle montagne e dei boschi americani. Alfred, il fratello maggiore, è ambizioso e rispettoso delle leggi divine e umane; Samuel è il più piccolo e per questo coccolato e protetto da tutti; Tristan infine è un ribelle che vive un’esistenza selvaggia, dilaniata dal suo spirito per metà umano e per metà animale. Sarà l’incantevole Susannah a sconvolgere improvvisamente la quiete della fattoria, toccando i cuori dei tre giovani che, ognuno a suo modo, la ameranno profondamente. La passione sarà devastante ed ulteriormente alimentata dalla tragedia, che da quel momento diverrà una costante nelle loro vite.
Da segnalare la bellezza della fotografia (Oscar nel 1995) e le valide interpretazioni di un mostro sacro del cinema come Anthony Hopkins e di un giovane ma già convincente Brad Pitt.