“Magari ce la facciamo. Questo ti è mai passato per il cervello? Be’, malgrado tutto, preferisco correre il rischio là fuori sull’oceano, che restare qui a morire su questa merdosa isola passando il resto della mia vita a parlare con un maledetto pallone!!!”
Ultima apparizione sulle magiche poltroncine degli Academy Awards per Tom Hanks (da allora non è più stato candidato agli Oscar), protagonista indiscusso di questa pellicola diretta da Robert Zemeckis (collaborazione vincente per entrambi proprio con il trionfo agli Oscar con Forrest Gump).
Chuck Noland (Tom Hanks) è dirigente di un’azienda di spedizione merci in tutto il globo; prima di sposarsi con la fidanzata Kelly, deve recarsi in Thailandia per lavoro ma disgraziatamente l’aereo su cui viaggia precipita e lui si ritrova su un’isola deserta, dove sarà costretto ad una lunga prigionia e a procurarsi da solo il cibo per sopravvivere; avrà come suo unico compagno per evitare la pazzia (e pensieri di suicidio) un pallone con l’impronta della sua mano insanguinata come faccia. Ma un giorno la marea porterà sull’isola qualcosa che gli farà venire un’idea… riuscirà a ritornare nel mondo civile? Spetta a voi scoprirlo!
Straordinaria l’interpretazione di Hanks, che regge quasi interamente sulle sue spalle più di due ore di film, e davvero memorabili e commoventi i suoi dialoghi con il pallone Wilson; altra cosa degna di nota è che l’attore ha dovuto perdere 20 chili per interpretare la parte del naufrago. Altro che paradiso terrestre quindi finire su un’isola deserta, fin dai tempi di Robinson Crusoe la vicenda è senza dubbio un vero incubo!