“Alcuni sciano da soli verso il Polo Nord, mentre io devo raccogliere tutto il mio coraggio per attraversare la sala di un ristorante e andare al gabinetto!”
Elling e Kjell Bjarne sono due uomini maturi dall’animo bambino. Hanno vissuto per un tot di anni in una clinica psichiatrica ed ora si trovano conviventi in un appartamento destinato a loro dal previdente stato norvegese. A farne da tutor ci penserà Frank, un assistente sociale deciso dai metodi svelti, senza troppa voglia di fare da balia a due adulti insicuri. Elling, protagonista e coscienza morale del film, è un 40enne ancora legato alla mamma morta da poco più di due anni, che ha rappresentato il sostegno di tutta la sua vita. Ora si ritrova solo ed introverso, gettato in un mondo che lo spaventa; il suo unico appiglio è Kjell, un omone grezzo che pensa solo a mangiare ed alle donne. Due anime fragili, agli antipodi, ma che si sostengono a vicenda e cercano di uscire dal proprio guscio di timidezza. Saranno gli incontri di una donna e di un noto poeta ad aprir loro le porte della società.
Questo particolare rapporto tra i due protagonisti sorregge una commovente commedia norvegese, diretta da Petter Naess, regista la cui pellicola di maggior successo è probabilmente Crazy in Love. Un titolo sorprendentemente piacevole che ha trovato favore nella critica fino alla candidatura alla statuetta del 2002 come miglior film straniero (vinto nell’occasione da No Man’s Land).