“Io non ho bisogno di stima, o di gloria… o di altre cose simili. Io ho bisogno di amore, di entusiasmo, di fuoco, di vita.”
Il Giovane Favoloso è un film del regista Mario Martone (Noi Credevamo, L’Odore del Sangue) che racconta la vita dell’illustre poeta Giacomo Leopardi nel film interpretato da Elio Germano. Il film comincia con un Leopardi bambino, di salute cagionevole ma estremamente brillante anche grazie allo studio che viene imposto a lui ed i suoi fratelli dal padre Monaldo (Massimo Popolizio), con cui il poeta durante la giovinezza avrà un rapporto difficile. Questo porterà alla fuga di Giacomo a Firenze verso ambienti più liberali, spinto anche dalla corrispondenza tenuta con alcuni letterati come Pietro Giordani (Valerio Binasco). Il film da qui in poi segue le varie esperienze che il poeta visse fino ai giorni precedenti alla sua morte, condizionate dal suo aspetto e dalla sua debole salute; esperienze che influenzeranno enormemente la sua poesia senza tempo.
La pellicola sarebbe ricca di spunti positivi che potrebbero essere sfruttati per approfondire i lavori letterari del protagonista, ma il regista preferisce soffermarsi sulla vita infelice del poeta, scelta che potrebbe essere azzeccata se non fosse che le splendide inquadrature e la fotografia maestosa vengono messe in ombra da una sceneggiatura poco brillante, dove il linguaggio fin troppo ricercato ed a tratti inappropriato non rendono giustizia alla spettacolare performance di Elio Germano e a quella di Massimo Popolizio (che incarna benissimo la freddezza e l’austerità del padre). Un’apprezzamento va fatto alle musiche di Sascha Ring che richiamano ad ambientazioni oniriche e sognanti. Un film un pochettino deludente… mi aspettavo più pathos, visto il personaggio e le tematiche affrontate. Consigliato però agli amanti del poeta e del regista.