Io Capitano

Io Capitano - Matteo Garrone, 2023


Voto medio: 3,31
(32 voti totali)

Film consigliato

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DURATA: 121 minuti
GENERE: Drammatico
CAST: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna, Joseph Beddelem, Bamar Kane, Henri Didier Njikam.

“Pensa che diventerai una grande star e sarai tu a firmare gli autografi ai bianchi!”

Nel vasto mare del cinema contemporaneo, dove le storie di speranza e disperazione si intrecciano con le vite di chi cerca un futuro migliore, emerge “Io Capitano”, diretto da Matteo Garrone. Quest’opera, che naviga attraverso l’emigrazione africana verso l’Europa, si è guadagnata un posto d’onore nel panorama cinematografico, raccogliendo premi e nomination, tra cui il Leone d’argento alla regia e una candidatura agli Oscar 2024 come miglior film straniero. Ma al di là del riconoscimento critico, il film solleva un velo di bellezza visiva su una realtà cruda, offrendo al contempo uno sguardo che alcuni potrebbero trovare troppo ingenuo sulle sfide affrontate dai migranti.

Il viaggio di Seydou e Moussa, due adolescenti senegalesi che intraprendono un periglioso cammino verso l’Italia, è raccontato con un’innocenza che ricorda il Candido di Voltaire, sebbene privo della sua satira pungente. Questo viaggio, intriso di speranza e disperazione, dovrebbe essere un potente veicolo di empatia e comprensione; tuttavia, questa scelta narrativa, pur fornendo una prospettiva fresca e pura, rischia di semplificare la complessità dell’immigrazione, creando una distanza emotiva tra gli spettatori e i protagonisti. Nonostante le intenzioni lodevoli, il film fatica a coinvolgere a un livello più profondo, relegando la sua potente tematica a una rappresentazione che alcuni potrebbero trovare superficiale, eccessivamente semplificata, quasi come se la tragedia e le difficoltà dell’immigrazione fossero filtrate attraverso un’innocenza che confina con il naïf. Comunque è impossibile negare l’impatto visivo del film: Garrone, conosciuto per la sua abilità di regista, dipinge ogni scena con un occhio attento alla composizione e alla luce, trasformando il deserto e il mare in personaggi tanto potenti quanto gli attori stessi. Questo aspetto visivo, unito alla performance genuina e toccante di Seydou Sarr, conferisce al film un valore indiscutibile.

“Io Capitano” invita a una riflessione sui temi dell’immigrazione e della speranza, pur se attraverso una lente che non tutti potrebbero trovare adeguata. È un film che non vincerà mai la statuetta, ma merita di essere visto per la sua portata tematica e la sua bellezza estetica, anche se con la consapevolezza che potrebbe non soddisfare pienamente la ricerca di una narrazione complessa e sfaccettata. In un’epoca in cui il cinema si fa portavoce di storie marginalizzate e voci non ascoltate, “Io Capitano” si propone come un punto di partenza per dialoghi più ampi, pur lasciando spazio a interpretazioni e opinioni diverse.