Kill List

Kill List - Ben Wheatley, 2011


Voto medio: 3,73
(63 voti totali)

Film consigliato

DURATA: 95 minuti
GENERE: Drammatico, Horror, Thriller
CAST: Neil Maskell, MyAnna Buring, Harry Simpson, Michael Smiley, Emma Fryer.

“Voltati. Grazie.”

Il giovane regista britannico Ben Wheatley mette in scena, a mio avviso, un piccolo capolavoro. Il film ha richiesto un costo bassissimo per la sua realizzazione, ma ha ben poco da invidiare ai propri simili più onerosi.

La trama è semplice ma non banale: Jay e Gal sono due ex militari che, dopo aver lasciato l’esercito, sono diventati dei sicari. Jay, il protagonista, è reticente ad accettare nuovi incarichi a causa di un non ben specificato incidente occorsogli a Kiev 8 mesi prima. Quando Gal durante una cena gli propone un lavoro, a causa delle pessime condizioni economiche e della pressione di sua moglie, decide di accettare. I due incontrano cosi un misterioso cliente che chiede loro di uccidere tre persone, senza specificare i motivi. Da qua il film prende i connotati del thriller psicologico, per poi assumere toni horror. Il regista, che è anche sceneggiatore, semina qua e là come briciole di pane degli indizi enigmatici che portano lo spettatore a interrogarsi su dove il film voglia andare a parare e in cosa il nostro protagonista sia coinvolto. Impossibile non rimanere incollati allo schermo dopo i primi 30 minuti.

Ben Wheatley, nonostante il bassissimo budget, mette in opera una regia tanto minimale quanto sapiente, unita ad una fotografia davvero molto pulita. Degne di nota le interpretazioni degli attori che, sebbene siano semisconosciuti, hanno saputo offrire una prova di grande spessore. Kill List ha un andamento lineare ma non annoia mai. La sceneggiatura è divisa in capitoli secondo uno schema di Tarantiniana memoria già di rimando dal titolo: come in Kill Bill si segue una vera e propria ”lista”. Un lavoro veramente troppo poco pubblicizzato che secondo me, come gli altri di Wheatley, meriterebbe palcoscenici diversi. Null’altro da aggiungere se non che il film è un continuo crescendo. Parte lento per poi non fermarsi più, sino a un finale che lascia letteralmente senza parole. Da vedere.