“Lei è quello che ha inventato il jazz, vero?”
“Già, così dicono”
Un uomo che nasce e vive su un transatlantico, l’oceano e il pianoforte tra lui e il mondo. Il film, basato sul monologo teatrale di Baricco, ha due elementi principali, che si intrecciano in continuazione: la musica (colonna sonora di Ennio Morricone) e la gente.
La genialità di un artista che non ha rivali e un dramma interiore vissuto con leggerezza e una capacità impressionante di leggere le persone. Al suo fianco l’amico trombettista Max, che ha il compito di fare da laccio tra noi persone ”normali”, e l’uomo che sa suonare l’anima degli spettatori, che sia la prima o la terza classe.
Di tutti i film che ho visto, è l’unico (forse ci riesce in parte Big Fish) a suscitarmi un’ondata di sentimenti molto forti. Dal desiderio di poter suonare la musica delle persone, alla capacità così strana ma onesta di analizzare il mondo. Un film carico di significato, adatto a tutte le età.
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