“-E goditi il baseball fin che puoi! -Perchè? Scomparira???”
Makoto è una frana. Perennemente in ritardo, imbranata, rumorosa, un disastro a scuola. Tutto quello che le interessa è divertirsi con i suoi amici e giocare a baseball. Tutti i suoi problemi sono risolti quando per caso trova un aggeggio che le permette di saltare (letteralmente, dovrà proprio saltare in maniera fisica) nel tempo. Avanti e indietro senza problemi. Più il salto è ampio più viaggierà. Ma ben presto scoprirà che non modifica solo la sua vita, ma quella di tutti quelli che ha vicino.
Pellicola geniale dal regista di Summer Wars e Digimon. Per una volta non si parla delle conseguenze dei viaggi temporali e delle modifiche che si fanno a lungo termine (come lo erano i Ritorno al Futuro) ma a breve termine. Makoto influenzerà così le relazioni sentimentali, molto difficili e dominate dalla timidezza, tra i compagni di scuola, o la fortuna e la popolarità di un suo compagno. Tutta la storia dei viaggi, viene trattata con molta semplicità, senza troppi fronzoli di carattere scientifico o troppe spiegazioni. E’ un film di fantascienza per adolescenti capace di conquistare tutti. Ottima l’animazione e il disegno, ottimo anche l’uso del montaggio che riesce a dare dinamicità nell’alternanza dei vari universi paralleli e temporali che si vengono a creare.