“Vi è mai capitato avendo una gran sete di aprire un cartone di latte di versarvelo in bocca e di scoprire che è acido? È quello che è successo dentro di me… Per sempre.”
Mary Bedford (Mischa Barton), orfana della madre morta di cancro in un letto d’ospedale, viene mandata dal padre e dalla matrigna in un collegio canadese di sole ragazze. La quindicenne viene accolta da due simpatiche quanto particolari ragazze: Pauline e Victoria. Le tre stringono subito una forte amicizia probabilmente perché accomunate dalla stessa insofferenza verso i genitori. Pauline infatti è stata abbandonata dalla sua vera madre; Victoria invece appartiene ad una famiglia dell’alta borghesia che rispetta determinate regole e valori e che costringe la ragazza ad inseguire sogni che in realtà sono loro stessi ad inseguire; Mary, non ha più la madre alla quale era profondamente legata e ha un padre assente. Una notte però, Mary scopre Victoria e Pauline baciarsi, ma ingenuamente pensa che si tratti di una “prova” per poi uscire con i ragazzi. Non è così.
Questa è la storia di un amore, ma non un amore come gli altri; quello speciale che lega due lei. Un amore omosessuale che Mary, da spettatrice silenziosa vive ogni notte. Un amore che spinge ai massimi livelli di euforia, ma allo stesso tempo una passione che distrugge, logora le due ragazze nel momento in cui vengono scoperte e Victoria, per non deludere lo spirito borghese dei genitori, deve smentire e lasciare Pauline. Un amore tormentato, inappagato, che le parole di Shakspeare esprimono chiaramente; un amore per un padre che promette, che delude e, di una madre che non vuole prendersi le sue responsabilità.
Un film drammatico presentato nel 2001 al Sundance film festival, uscito nelle sale italiane nel 2002 e trasmesso per la prima volta in tv nel 2006: “L’Altra Metà dell’Amore” (Lost and Delirious) è un film che lascia il segno, decisamente da vedere!