“Il cervello è la cosa più complessa dell’universo e si trova proprio dietro il naso.”
Stéphane, un giovane artista che non sa distinguere il sogno dalla realtà, torna a vivere a Parigi dopo la morte del padre in Messico. Nonostante la madre gli abbia assicurato un lavoro creativo nell’illustrazione di calendari, Stéphane si ritroverà a svolgere un’attività per nulla stimolante e a condividere l’ufficio con tre personaggi molto particolari. A Parigi incontra anche Stéphanie, la sua vicina di pianerottolo, artista anche lei a suo modo, con cui nascerà una surreale e travagliata storia d’amore. A causa del suo disturbo Stéphane si ritrova a compiere azioni in sogno che in un modo o nell’altro condizionano anche la realtà.
Gondry in questo film disegna i sogni, fatti di acqua-cellophane e di televisori di cartone e ci da la ricettà per produrli. Colori vivaci, ambienti fantastici e dimensioni sproporzionate creano uno spazio onirico irreale che anche a noi può capitare di vedere mentre dormiamo. L’arte del sogno ci spiega, o cerca di spiegare, il funzionamento del nostro cervello e la sua eterna lotta con quello che sono il cuore e i sentimenti.
E’ da vedere, specialmente se sei un sognatore!