Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou

The Life Aquatic with Steve Zissou - Wes Anderson, 2004


Voto medio: 4,43
(7 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 118 minuti
GENERE: Avventura, Commedia, Drammatico
CAST: Owen Wilson, Bill Murray, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe.

“Negli ultimi dieci anni ho avuto un momento di appannamento.”

Wes Anderson, celeberrimo regista e sceneggiatore americano, è uno di quelle poche personalità al mondo il cui tratto artistico è facilmente individuabile guardando uno dei suoi film. Certo, poi capirne i significati o l’umorismo è un altro discorso; sta di fatto che, quando si guarda una sua opera, l’occhio dello spettatore viene sempre appagato e giunge sempre a identificarne l’autore. Colori sgargianti, riprese di gruppo e atmosfere quasi oniriche accompagnano sempre una trama dolce ed amara, dipingendo di commedia ciò che può esser definito drammatico.

Ne “Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou” ritroviamo tutto questo, così come il tema del rapporto di famiglia da recuperare (vedi “I Tenenbaum” o “Il Treno per il Darjeeling”), nonché gli stessi attori “fantoccio” delle sue produzioni (è noto infatti che utilizzi sempre gran parte delle stesse persone nelle sue pellicole!). E a livello di fotografia, forse tocchiamo l’apice positivo delle sue opere: Steve Zissou (Bill Murray) è un esploratore marino, documentarista ed oceanografo che ha trascorso la sua vita in mare tra fantastiche avventure, meravigliose creature e reportage di successo. Immaginiamoci quindi, conoscendo Wes Anderson, immagini e contrasti cromatici inimitabili. Steve ha appena perso il suo più fedele compagno di viaggio, divorato da un finora sconosciuto squalo giaguaro. Con la sua tanto eterogenea quanto bizzarra troupe, si appresta a quella che potrà essere la sua avventura più di successo, ritrovando gloria e fama andate perdute nel tempo. Al viaggio “di vendetta” si unirà Ned Plimpton (Owen Wilson), suo trentenne figliastro spuntato fuori al momento giusto, in cerca di un rapporto non più a senso unico.

Da vedere, così come sono da vedere tutti i film di Anderson. Per capirli pienamente nella loro drammaticità poi, forse conviene rivederli a distanza. Se no ci si può “accontentare” del lato comico, seppure si stia parlando di un ironia abbastanza raffinata, volta più a stuzzicare l’intelletto che a far dolere la pancia dal ridere.