Nosferatu, il Principe della Notte

Nosferatu: Phantom der Nacht - Werner Herzog, 1979


Voto medio: 4,61
(41 voti totali)

Film consigliato

DURATA: 107 minuti
GENERE: Drammatico, Horror
CAST: Klaus Kinski, Bruno Ganz, Isabelle Adjani, Jacques Dufilho, Clemens Scheitz.

“Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti. I secoli vengono e vanno… Non avere la capacità di invecchiare è terribile… La morte non è il peggio; ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce ad immaginarlo? Durare attraverso i secoli sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.”

Remake del celebre capolavoro horror di Murnau (Nosferatu Il Vampiro, 1922), portato su grande schermo nel 1979 da Werner Herzog, che ne curò anche sceneggiatura e produzione. Il regista propose il remake per favorire una sorta di scambio e passaggio tra il cinema tedesco del passato e il nuovo cinema nato in Germania di cui faceva parte. Ci troviamo a Wismar, città tedesca sulle sponde del Mar Baltico, nella metà del ‘800. Jonathan Harker (Bruno Ganz) è un agente immobiliare felicemente sposato con la bella Lucy (Isabelle Adjani), la quale cerca di fargli cambiare idea quando egli decide di recarsi in Transilvania per trattare la vendita di un immobile. L’offerente è in realtà il Conte Dracula (Klaus Kinski) in persona, il quale aspetta pazientemente l’arrivo del giovane Harker, che durante il viaggio viene avvisato dagli abitanti del posto delle storie di vampiri che girano tra la comunità. L’agente finisce infatti preda di Nosferatu (=”il non morto”, nome usato dai popoli locali), che successivamente escogita un piano per uscire inosservato dal castello per dirigersi verso Wismar e portare con sé morte e dolore.

Incredibile come il regista sia in grado di far crescere il terrore e il senso di inquietudine attraverso l’aumento di volume delle composizioni musicali, alcune inquadrature e il semplice ticchettio delle lancette di un orologio a torre. È sicuramente un horror di altri tempi, uno dei padri del genere, eppure funziona alla grande anche dopo più di 40 anni. Ogni scelta che fa Herzog si traduce poi in una ripresa sempre ispirata e mai banale; le ambientazioni, dal castello a rappresentazioni di vita quotidiana nella città, passando per paesaggi naturali, sono di prima scelta e impreziosiscono la pellicola. Il regista prende, come anticipato, ispirazione dal capolavoro espressionista del connazionale Murnau e dall’opera “Dracula” di Bram Stoker e svolge un ammirevole lavoro nel mantenere intatta la memoria dei precedenti lavori. La prova di Kinski nell’impersonare il vampiro è splendida, riesce infatti ad enfatizzarne l’infelicità, la tragicità e la sete di sangue.

Durante lo scorrere della pellicola lo spettatore viene trasportato in un viaggio ultraterreno e psicologico, attraverso le diverse sfaccettature dell’essere umano e nelle quali si evidenziano gli aspetti della vita e della morte. Un must per gli amanti del genere e per gli appassionati di Storia del Cinema, entrambi con la lettera maiuscola.