“Sorridi, e il mondo sorriderà con te. Piangi, e piangerai da solo”
Continua il nostro percorso nella trilogia della vendetta (già recensito su questo sito Lady Vendetta). Eccoci alla seconda parte, Old Boy, considerato da molti il capolavoro di Park Chan-Wook e dopo averlo visto e rivisto mi viene davvero difficile discostarmi da questa opinione diffusa anche se il botteghino in Italia non gli ha dato ragione (e questo è quasi sempre un buon segnale). Dae-su, il protagonista, viene rinchiuso per 15 anni in una stanza senza essere a conoscenza del motivo, e dopo esssere ampiamente impazzito (in questo caso la scelta dell’attore è particolarmente azzeccata) riesce finalmente a liberarsi.
In questo caso però la vendetta non sarà un piatto servito freddo (come prevederebbe il galateo) ma sarà furente, sanguinaria, spietata. Tralasciando le battute, il regista coreano ci parla di un uomo pronto a tutto pur di farsi giustizia, non la fredda calcolatrice di Lady Vendetta. Un sorprendente noir dove la mano tipica di Park Chan-Wook fa la differenza, condito da alcune scene cult, vero e proprio fiore all’occhiello di questa pellicola. Consiglio di mettere a letto i bambini prima di questa visione e sconsiglio il polipo per cena!