“Sai dove si trova un tetraplegico? Dove lo hai lasciato.”
Ispirato ad una storia vera, il film è uno specchio fedele di cosa significhi essere diversi oggi. Con un uso sapiente della macchina da presa lo spettatore è portato a riflettere su tematiche scomode come l’handicap fisico, la povertà, l’emarginazione. Senza mai strafare, sottolineando i passaggi più intensi con dialoghi mai banali e con una colonna sonora da brividi, Quasi Amici è più di una commedia sul senso della vita .
Davide Domenichelli
Il film affronta con ammirevole leggerezza un tema tragico come l’invalidità fisica acquisita e le inevitabili ripercussioni personali di chi la subisce. I due attori protagonisti sono poco conosciuti ma regalano allo spettatore interpretazioni assolutamente notevoli e toccanti. Dris, ragazzo di periferia, povero e problematico, apparentemente senza alcuna aspirazione personale, diventa inaspettatamente il “badante” di Philippe, uomo acculturato, ricco, dell’alta società parigina, vittima di un incidente che lo ha paralizzato dal collo in giù. Si incontrano così due mondi, due culture, due storie diverse, che hanno molto da imparare a vicenda. Ritmo incalzante, ottima colonna sonora e battute esilaranti accompagnano l’intera visione del film.
Irene
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