“Non nasciamo peccatori incalliti né perfette imitazioni di Dio, è il mondo a stabilire se saremo santi o sessuomani, sani o malsani, eroi o vittime, se saremo buone madri o figli devoti; oppure possiamo decidere da soli…Non è importante da che parte ti butti, l’importante è buttarsi”
‘’Finalmente l’ho trovato!’’ pensai quando vidi questo titolo, per chi non lo sapesse ‘’Soffocare’’ è una pellicola del 2008 scritta, diretta e interpretata da Clark Gregg (al suo debutto alla regia) e basata sull’ omonimo libro scritto da Chuck Palanhiuk autore tra l’altro di ”Fight Club”, altra celebre opera trasposta sul grande schermo. Così come nei suoi libri i protagonisti di questa vicenda sono personaggi ambigui, maniaci, anime perse ma non senza speranza.
Non vi faccia spaventare il titolo, la storia non è un noir psicologico dove i personaggi impazziscono o cercano di suicidarsi, tutt’altro: Victor (Sam Rockwell) ha semplicemente escogitato un curioso stratagemma, che lascio a voi il piacere di scoprire, per arrotondare il suo magro stipendio da figurante.
Lo scrittore, così come il regista, sa tracciare davanti alle loro strampalate vicende un luminoso percorso di redenzione che, non senza complicati intrecci, li conduce all’ illuminazione o, quantomeno, alla libertà!
In questo film il protagonista è Victor Mancini, un ragazzo dal passato incasinato che cerca, con tutte le forze, di scoprire chi sia suo padre attraverso le testimonianze, a volte deliranti, della madre ricoverata in un ospedale psichiatrico.
Il fatto che Victor sia un sessuomane che non riesce a stare lontano dalle donne rende solo più interessante un racconto che sa regalare emozioni e humour insegnandoci come tutti, non importa se santi o peccatori, possiamo aspirare alla realizzazione di una vita piena e in armonia con gli altri. Da sottolineare giustamente riconoscimenti e premi: “Soffocare” ha vinto il ‘Premio Speciale della Giuria’ al Sundance Film Festival.