Film consigliato

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DURATA: 121 minuti
GENERE: Western
CAST: Hideaki Ito, Masanobu Ando, Koichi Sato, Kaori Momoi, Yusuke Iseya.

“Il colore del fiore del sole rivela la verità. Che fiorire è perire”

C’era una volta lo spaghetti western, fiore all’occhiello della nostra patria, che ha fatto il giro del mondo fino ad arrivare in Giappone. Takashi Miike si rivela sin dalle prime battute un estimatore del genere, coadiuvato dalla sceneggiatura di Tarantino, che per il nostro cinema ha sempre avuto un occhio di riguardo. E’ proprio al padrino del Pulp che si attribuisce grande merito ed ispirazione per questa pellicola: tantissimi i richiami al suo cinema, ai suoi dialoghi, ad una sceneggiatura “cartoon” che ricorda a tratti Kill Bill ed a tratti ritorna a calcare le orme di Sergio Leone.

Il Sukiyaki è un tipico piatto della cucina giapponese che consiste in sottili fettine di manzo, tofu, cavolo cinese e funghi. Ed è proprio un piatto di Sukiyaki che si appresta a mangiare Piringo (sempre Quentin, anche narratore e attore non protagonista nel film) nella scena introduttiva, preambolo indimenticabile che si staglia su uno sfondo pittorico. La trama è ridotta all’osso (Miike ha imparato bene la lezione anche sotto questo aspetto) e si incentra sulla battaglia per la conquista di un tesoro tra due fazioni costituite da personaggi fortemente caratterizzati, indubbio punto di forza del film. A completare il quadro, manco a dirlo, un cowboy/supereroe, uno sceriffo highlander ed una misteriosa signora alcolizzata.

Penso che gli ingredienti ci siano tutti, cosa state aspettando?! Ultima cosa: non è ancora stata prevista la traduzione italiana, per il momento dovrete accontentarvi dei sottotitoli, anche se la versione inglese con strani accenti nipponici è assolutamente facile da comprendere ed è un valore aggiunto da non sottovalutare.

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