“Io credo ancora nel paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori: perché non è dove vai, lo trovi dentro, quando senti per un momento nella tua vita di far parte di qualcosa… e se lo trovi, quel momento… dura per sempre.”
Quattro anni dopo aver stupito il mondo con Trainspotting, Danny Boyle ci presenta The Beach, la storia di un viaggio che si trasformerà in un esperienza di vita indimenticabile per il protagonista. Richard è interpretato da un Leo di Caprio poco più che ragazzotto, decisamente meno maturo dei personaggi interpretati nei suoi ultimi successi (Inception, Django Unchained, The Wolf of Wall Street solo per citarne alcuni), in un ruolo che all’epoca gli calzava a pennello. Richard è un viaggiatore solitario e “fattone”. Durante un soggiorno in un ostello a Bangkok viene in possesso di una mappa che lo condurrà insieme a due turisti francesi in un paradiso terrestre, una spiaggia paradisiaca in cui vive una comunità segreta, fatta di naturisti che vogliono godere di una natura così “generosa”.
The Beach è un gran bel “trip”, sia mentale che per gli occhi. Le isole che hanno fatto da contorno al film tolgono il fiato e furono purtroppo il teatro dello Tsunami del 2004. La colonna sonora delle All Saints, pur non essendo irresistibile, ancora oggi mi porta con la mente in quei posti. Una pellicola per giovani sognatori, un po’ come tutti noi.