“Tu dentro di te, ti senti più salmone o più maiale?”
Road Trip diretto da un mostro sacro come Gabriele Salvatores, antecedente alla sua consacrazione con “Mediterraneo“. Dario (Abatantuono) è un attore di successo, neofidanzata di Vittoria (Laura Morante). Federico è anch’esso attore, ma ha perso fiducia in se stesso e nel mondo in seguito alla separazione dalla donna che ha amato alla follia. Questo quadro “scoppia” quando Dario e Federico partono per la stessa tournée teatrale e Federico scopre la relazione tra il suo amico di sempre e la donna che gli ha fatto perdere la vita.
Salvatores abbina l’arte della sua commedia ad alcuni risvolti più drammatici, senza mai farci perdere il buon umore. Affida la vicenda nell’interpretazione sapiente di un suo fido “scudiero” come Abatantuono che non tradisce le aspettative e si sobbarca gran parte della buona riuscita del film. Un viaggio per l’Italia che racconta una sincera amicizia ed un rapporto intimo tra due adulti piuttosto diversi ma legati indissolubilmente. Ancora una volta ho colpevolmente sottovalutato Salvatores, che anche nei suoi film meno conosciuti (Amnèsia, Puerto Escondido, Marrakech Express) dimostra di aver talento da vendere e ci fa viaggiare con gli stessi interpreti delle sue storie.