Warrior

Warrior - Gavin O’Connor, 2011


Voto medio: 3,64
(14 voti totali)

Film consigliato

DURATA: 140 minuti
GENERE: Azione, Drammatico, Sportivo
CAST: Joel Edgerton, Tom Hardy, Jennifer Morrison, Frank Grillo, Nick Nolte.

“E così hai trovato Dio, eh? E’ grandioso. Vedi, mamma lo chiamava sempre, ma lui non era mai lì. Immagino che Gesù fosse giù al mulino a perdonare tutti gli ubriaconi. Chi lo sa? ” 

Il talentuoso Gavin O’Connor, già regista degli apprezzatissimi “Miracle” e “Pride and Glory”, sembra riuscire nel tentativo di ridare splendore ai film di combattimento, ormai un genere abbondantemente abbandonato. Il perché io abbia scritto “sembra” lo vedremo più tardi.

“Warrior” racconta del marine Tommy Conlon di ritorno a casa dal padre ex alcolista che non vede da 15 anni per farsi allenare al più grande torneo di MMA del mondo, “Sparta”, tormentato però da chissà quali atroci ricordi di guerra. Nel frattempo, suo fratello Brendan (che ha abbandonato anch’egli il padre), professore di fisica con gravi problemi economici, decide di allenarsi e partecipare al medesimo torneo per salvare la sua famiglia dalla bancarotta.

O’Connor vuole riunire i temi di sport e di problemi familiari già utilizzati rispettivamente in “Miracle” e “Pride and Glory”, e potendo contare su un Nick Nolte da Oscar e su un attore emergente come Tom Hardy di cui se ne sono visti davvero pochi negli ultimi anni, riesce splendidamente nel suo intento. In questo film tutto sembra essere perfetto, dall’amalgamazione dei personaggi all’uso della camera, dalle sorprese della sceneggiatura alla messa in scena: ma ecco che a quindici minuti dalla fine tutto il palco ben allestito fino all’ultimo dettaglio crolla inesorabilmente, dando allo spettatore un pugno nello stomaco visivo peggiore di quelli visti nel film con un finale indignoso. “Warrior” infatti spreca tutto ciò che ha di buono con un finale per niente credibile, irreale, che sembra dover soddisfare gli standard americani. Un film che ti appassiona, che sembra essere la riscossa di un genere, un “nuovo Rocky”, ma che alla fine provoca solo odio e rabbia agli appassionati di cinema nel veder sprecare un tale buon lavoro.