“Gli insetti non hanno diplomazia, sono molto brutali, non hanno comprensione, non hanno compromessi: non c’è da fidarsi degli insetti.”
Seth Brundle è uno strampalato uomo di scienza, che attira le curiosità di Veronica (giornalista in erba) promettendole di portarla a conoscenza dell’invenzione del secolo: un congegno in grado di operare il teletrasporto. Purtroppo i progetti di rivoluzionare il concetto universale di spazio e spostamento falliranno a causa di un’ ingenua disattenzione dello scienziato che muterà per sempre la sua esistenza.
“La mosca” porta alla ribalta internazionale Cronenberg ed il suo stile inconfondibile, schietto, diretto, senza troppi fronzoli. Meno complesso dei suoi ultimi lavori (A History of Violence, La Promessa dell’Assassino) questa vicenda sembra uscire di getto dalla telecamera, impaziente di mettere sul tavolo tutte le proprie carte. A confermare questa mia sensazione è anche la numerosa produzione di quegli anni (Videodrome e Il Pasto Nudo sono coetanei) del regista canadese. Magistrale interpretazione di Jeff Goldblum nei panni del protagonista, soprattutto nella prima parte del film. Il suo personaggio attraversa una circostanza dapprima seria, in seguito tragica, senza mai perdere ironia e carisma.
Non fatevi fuorviare da trucco ed effetti speciali, assolutamente sorpassati per i nostri giorni ma all’avanguardia per una produzione che quest’anno compie un quarto di secolo. Se state pensando ad una serata “horror d’autore” questo è sicuramente uno dei primi titoli che mi vengono in mente, ed uno dei film culto del genere. Dimenticavo: come nella stragrande maggioranza dei casi evitate il sequel, tra l’altro nemmeno della stesso regista, troppo geniale per ripetersi.