“Grazie tante per l’oro e per l’incenso, ma per la mirra non dovete disturbarvi la prossima volta, d’accordo?”
Quando uscì nelle sale questa terza produzione dei Monty Python (prodotta da George Harrison, noto cantante dei Beatles) la critica Cattolica si mosse in dibattiti sulla sua dubbia moralità o blasfemia. Erano altri tempi, molto meno laici dei giorni nostri, ma comunque tutt’oggi l’uscita di un’opera del genere susciterebbe un po’ di clamore, soprattutto come notizia di apertura di Studio Aperto.
Tutta la storia di Brian è una rivisitazione irriverente della vita di Gesù, ma l’espediente usato nella prima scena, dove ci viene mostrata una netta distinzione della nascita del protagonista e la vera Natività del figlio di Dio, ci svela in realtà che la sua sarà una crescita parallela e nettamente distinta da quella di Cristo. Perciò c’è poco da etichettare come anti-cattolica questa divertentissima pellicola datata 1979. Anzi, aldilà delle geniali scenette a cui hanno abituato il loro pubblico i Python, nel finale ci viene trasmesso un valore importantissimo: guardare sempre il lato positivo delle cose (La canzone “Always look on the bright side of life” è tutt’ora un motivetto famoso in tutto il mondo). Certamente laica come morale, ma innegabilmente positiva e senza alcuna critica o presa in giro verso la Chiesa Romana.
Per cui se vi capita di leggere qualche recensione negativa di questa sfacciata commedia, sentiatevi liberi di invitare il critico bigotto a gustarsi il film senza dargli un significato religioso ma col solo fine di farsi due risate: sicuramente una visione a mente libera avrà l’effetto desiderato. Per convincere voi a guardare questa meraviglia su celluloide (o in DVD) invece vi invito a cercare su Youtube una qualsiasi parte o scenetta del film: sono sicuro che lo metterete subito nei vostri “film da vedere”!