Companion

Companion - Drew Hancock, 2025


Voto medio: 4,48
(23 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 97 minuti
GENERE: Fantascienza, Horror
CAST: Sophie Thatcher, Jack Quaid, Lukas Gage, Megan Suri, Harvey Guillen, Rupert Friend, Marc Menchaca, Woody Fu, Jaboukie Young-White.

“Nella mia vita ho vissuto due momenti di pura felicità: il primo quando ho conosciuto Josh, e il secondo… quando l’ho ucciso.”

Cosa si ottiene quando si mescolano sci-fi, horror e una feroce critica sociale sulle relazioni tossiche? Un piccolo gioiello come Companion, un film che fa esattamente quello che dovrebbe fare: intrattenere, sorprendere e far riflettere. E soprattutto, non dura tre ore. L’idea di base non è nuova (il classico racconto di AI e relazioni umane che Black Mirror ha sfornato per anni) ma il modo in cui Companion la gestisce è fresco, dinamico e assolutamente divertente. Il film inizia come una normale gita tra amici in una casa isolata sul lago, e finisce… beh, in modi che non avrei mai immaginato. Se pensate di sapere dove va a parare, vi sbagliate.

Sophie Thatcher è semplicemente perfetta nel ruolo di Iris. Alterna vulnerabilità e freddezza con una naturalezza spiazzante, passando da vittima a predatrice in un batter d’occhio. E Jack Quaid? Dimenticate il suo ruolo da bravo ragazzo in The Boys: qui è un manipolatore inquietante che riesce a farsi odiare con ogni parola che dice. Anche Patrick, il companion “sostitutivo”, regala momenti intensi e strazianti, mostrando un lato emotivo inaspettato.

Il film è visivamente accattivante, con una fotografia che esalta il contrasto tra il moderno e il retrò – tecnologia avanzata e ambienti domestici caldi, quasi rassicuranti. La colonna sonora è un altro punto di forza: crea tensione, amplifica i momenti giusti e riesce persino a inserire qualche tocco di umorismo dark. Ma il vero colpo di genio è il tono. Companion non si prende mai troppo sul serio. C’è sangue, violenza e momenti di pura tensione, ma c’è anche un sottile strato di ironia che rende il tutto ancora più godibile. È come se il film strizzasse l’occhio allo spettatore, dicendo: “Sì, sappiamo che è assurdo, ma goditi la corsa”.

E parliamo del finale. Dopo un’escalation di eventi incredibilmente ben orchestrata, si arriva a un epilogo che è tanto inquietante quanto soddisfacente. La scena conclusiva è una di quelle immagini che restano impresse: un sorriso enigmatico, una mano metallica che si agita e la consapevolezza che forse l’umanità ha già perso il controllo. Insomma, Companion è il tipo di film che Hollywood dovrebbe fare più spesso: corto, diretto, senza fronzoli e dannatamente efficace. Se volete un’esperienza intensa, divertente e con qualcosa di cui parlare dopo i titoli di coda, questo è il film giusto.

Ah, consiglio vivamente di non guardare il trailer, rovina troppe sorprese. Companion va vissuto senza sapere troppo in anticipo. Guardatelo assolutamente se amate i thriller sci-fi intelligenti, i dark comedy horror con una vena satirica e le storie che ribaltano le aspettative. Perfetto per chi ha apprezzato Get Out, Black Mirror e Ex Machina, o per chiunque sia stanco dei soliti blockbuster senza… anima.