“Sai una cosa? Tu non meriti il mio denaro, stronzo omofobico.”
Il Matthew McConaughey che non ti aspetti, in tutti i sensi. Primo perché, a guardare il film senza saperne gli attori, ci ho messo un bel po’ a riconoscere il protagonista. Baffuto cowboy dal fisico troppo emaciato, poi vengo a scoprire che “il bel” McConaughey ha dovuto perdere 23 chili per interpretare la parte. Irriconoscibile, ma tanto di cappello. Poi perché comunque ci aveva abituato al ruolo di quello sorridente ed affascinante, in quelle commedie sentimentali che passano un po’ nel dimenticatoio se non per le amanti del genere “single bellissime che poi si fidanzano con un single bellissimo”. Killer Joe a parte, ovviamente.
Poi c’è quello che alla fine della visione vado a cercare per saperne il nome e che mi stupisce ancora di più: Jared Leto perde un po’ meno chili del collega (comunque 14!) ma si rende ancor più irriconoscibile vestendo i panni di un travestito tossicodipendente. Allucinante!
Ovviamente entrambi in lizza per gli Oscar 2014 (e non solo per lo sforzo “fisico” nell’entrare letteralmente nei panni di protagonista e non protagonista), Dallas Buyers Club propone soprattutto una regia egregia ed una sceneggiatura incredibile, altra nomination sicuramente valevole di statuetta. La tematica infatti riguarda la lotta per la sopravvivenza di due malati di AIDS, all’inizio disperati ed in cerca di aiuto ma via via più coraggiosi ed intraprendenti: la ricerca di cure alternative non approvate negli Stati Uniti d’America li porterà ad importare medicinali più efficaci ma illegali, a fondare un Club a pagamento per gente come loro (con lo scopo di aiutare prima di tutto) ed a scontrarsi a muso duro contro le autorità del settore.
Altro punto a favore di questa toccante vicenda è sicuramente il percorso di redenzione del protagonista, da alcolizzato, drogato ed omofobo cowboy texano ad altruista, benevolo e tollerante paladino di una minoranza bisognosa d’aiuto. Ispirato ad una storia vera che dagli anni ’90 non è mai riuscita ad approdare sugli schermi. Tenetelo in considerazione nella Notte degli Oscar, farà sicuramente un figurone!