“Citizen Kane”, diretto dal leggendario Orson Welles, ha fatto il suo debutto nelle sale nel 1941, rivoluzionando con un colpo solo l’intera industria cinematografica. La sua straordinaria innovazione tecnica e narrativa ha segnato un prima e un dopo nell’epopea di Hollywood, consacrando Orson Welles come un genio indiscusso, la cui eredità continua a essere fonte di ispirazione per i registi di tutto il mondo. Il film narra le vicende di Charles Foster Kane (interpretato dallo stesso Welles), un magnate dai possedimenti incalcolabili, proprietario della più influente catena di giornali degli Stati Uniti, nonché di una vasta collezione di opere d’arte e di una rete di emittenti radiofoniche. Tuttavia, nonostante la sua opulenza, Kane rimane un uomo mortale, la cui vita si spegne nel suo maestoso castello “Xanadu”, lasciando dietro di sé il mistero della sua ultima parola: “Rosebud”. Un enigma che scatenerà la curiosità di molti, spingendo un gruppo di giornalisti a indagarne il significato.
Ecco dieci curiosità su “Quarto Potere” che potrebbero sorprenderti:
“Quarto Potere” infranse la convenzione secondo cui il nome di un film doveva essere sempre accompagnato da quello dei suoi attori principali e del regista. Questa pratica, innovata dal film nel 1941, divenne in seguito la norma, cambiando il modo in cui i film venivano presentati al pubblico.
La trama di “Quarto Potere” trae ispirazione dalla vita di William Randolph Hearst, un potente magnate dei media che tentò di acquistare e distruggere il film per impedirne la diffusione, a causa delle evidenti somiglianze tra la sua vita e quella del protagonista.
Nonostante l’indiscutibile avanzamento tecnico e narrativo portato da “Quarto Potere” all’industria cinematografica, il film non godette di popolarità al botteghino al momento della sua uscita, principalmente perché il pubblico non era abituato alle sue innovazioni. Fu solo negli anni ’50, dopo una riedizione, che il film ricevette l’apprezzamento che meritava, diventando un punto di riferimento culturale per cinefili e critici.
“Quarto Potere” è uno dei film più citati nella storia del cinema e della televisione, con numerosi riferimenti sparsi in varie opere, tra cui decine di episodi de “I Simpson”.
La colonna sonora di “Quarto Potere” segnò il debutto di Bernard Herrmann come compositore di musiche per film. Herrmann divenne rapidamente uno dei compositori più richiesti dell’industria, collaborando frequentemente con Alfred Hitchcock nelle decadi a seguire.
I negativi originali del film, realizzati in nitrato, andarono distrutti durante un incendio nel 1970, un evento che ha privato la cinematografia di una parte della sua storia.
Orson Welles era ossessionato dal realismo nelle performance attoriali, spingendo gli attori ai loro limiti. Questo approccio, sebbene estremamente esigente, ha contribuito a definire la memorabile recitazione che caratterizza il film.
Durante le riprese, Orson Welles ebbe dei comportamenti piuttosto duri nei confronti dell’attrice Dorothy Comingore, insultandola sia davanti che dietro la camera. Questo atteggiamento era inteso a intensificare la performance dell’attrice, per cui Welles si scusò pubblicamente al termine delle riprese.
Nel film, Kane esegue alcuni trucchi di magia per stupire Susan. Questi trucchi erano eseguiti realmente da Orson Welles, appassionato di magia e mago professionista prima di diventare attore e regista.
Nel 1995, in occasione del centenario dell’invenzione del cinema, il Vaticano inserì “Quarto Potere” in una lista di film significativi per la storia del cinema, a fianco di capolavori come “Il Mago di Oz”, “Schindler’s List” e “Il Settimo Sigillo“.
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QUARTO POTERE
Citizen Kane - Orson Welles, 1941
“Citizen Kane” di Orson Welles è il punto di congiunzione dove il cinema si interroga sulla propria essenza e potere, una pietra miliare che ha riscritto le regole narrative e tecniche del linguaggio cinematografico. Quest’opera, ancora oggi, rappresenta un enigma avvolto in un mistero, un puzzle complesso di ambizioni umane, verità elusive e il prezzo del potere. Welles, con la sua opera prima, ha osato sfidare le convenzioni, sia nella struttura narrativa non lineare sia nell’uso innovativo della fotografia, del sonoro e degli effetti speciali. La profondità di campo, l’uso del chiaroscuro, e le inquadrature angolari non sono solo tecniche visive; sono finestre attraverso le quali esploriamo l’abisso dell’anima di Charles Foster Kane, magnate de… [CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO]