“Il caos è un ordine da decifrare”
Adam Bell è un tranquillo professore di storia che, dopo la separazione dalla moglie, decide di chiudersi in se stesso e condurre una vita isolata, quasi da misantropo. Un giorno come un altro, però, un collega dell’università gli consiglia di noleggiare un film, così per svagarsi un po’. Adam segue il consiglio ma mentre sta guardando la commedia si accorge che uno degli attori è totalmente identico a lui fisicamente. Sconcertato da tale scoperta, si mette immediatamente sulle tracce del suo “doppio”, portando avanti una ricerca che diviene presto ossessiva e che trascinerà lo spettatore in una escalation di colpi di scena, la quale, tuttavia, vi lascerà sempre giusto il tempo di riflettere e provare a dare un ordine al caos generato dalla mente del protagonista. Non vi anticipo nient’altro sulla trama, solamente che il finale è forse il più geniale che io abbia mai visto!
Un sincero plauso al regista canadese Denis Villeneuve che dopo avermi già impressionato con Prisoners, compie un ulteriore passo in avanti lanciandosi in questa produzione coraggiosa ed assolutamente interessante. Benissimo anche Gyllenhaal, il quale aveva già lavorato con Villeneuve proprio in Prisoners. Film da vedere e rivedere per capirlo a fondo e, perché no, per leggerlo ogni volta in chiave differente: filosofica, politica, psicologica, ecc… Rispolverate, però, i vostri appunti su Marx, Freud e magari andatevi pure a leggere “L’Uomo Duplicato”, il capolavoro dello scrittore portoghese e premio Nobel per la letteratura José Saramago, opera che è servita da soggetto per il film.
Se volete approfondire la conoscenza di questo film ed avere spunti su altre pellicole, date un occhio alla nostra videorecensione.