“La perfezione è poter guardare i vostri amici negli occhi e sapere di aver fatto tutto ciò di cui eravate capaci per non deluderli.”
Siamo nel 1988 nella periferia di Odessa, una delle tante città sperdute dell’immenso stato del Texas. Qui i ragazzi crescono a pane e football, e proprio questo durissimo sport è visto dagli studenti del posto come l’unica via di fuga da una terra dimenticata da Dio, o almeno come l’occasione per vivere qualche anno di gloria a livello locale prima di finire a svolgere un ingrato mestiere sottopagato tra una foto sbiadita ed una sbronza che sa di voglia di dimenticare un presente bastardo. La passione per la palla ovale coinvolge, però, l’intera popolazione cittadina, che ripone tutte le sue speranze sui giovani Panthers, la squadra del liceo Permian, ed il loro allenatore, Gary Gaines. Nonostante storie personali di disagio e frustrazione, i ragazzi del team sembrano sopportare bene la pressione, sino a quando un fatidico imprevisto pare compromettere inevitabilmente la loro corsa verso il titolo di campioni statali.
Senza aggiungere null’altro sulla trama, vi consiglio questo film che, travestito da classico dramma sportivo di ambientazione liceale, riesce ad offrire un onesto spaccato di America profonda, facendo incursione tra i sogni e le disillusioni di un gruppo di giovani per cui il futuro pare svanire nella notte che incombe allo spegnersi delle luci del campo dopo la classica partita del venerdì sera.