“Per qualche minuto non sentirai niente di niente, alla fine però prenderai fuoco!”
Nei primi anni 90 Lynch stupì il mondo con una serie televisiva che non ci mise poi molto a diventare di culto per gli amanti della “fiction” ad alta tensione. I segreti di Twin Peaks (questo il nome della fortunata serie) indaga sul ritrovamento del cadavere di una giovane studentessa della fittizia cittadina statunitense ai confini col Canada. In seguito all’enorme successo il regista decide qualche anno dopo di dirigere un lungometraggio che ripercorresse gli ultimi anni di vita di Laura Palmer (questo il nome della studentessa) e mostrarci anche il suo successivo omicidio (spero di non svelare niente di importante, d’altronde è difficile non sapere che la Palmer è stata uccisa per noi cinefili!). Il confine tra la realtà ed il sogno/soprannaturale è come al solito sottile, e fa la differenza tra un thriller ben fatto ed un capolavoro frutto di una mente contorta ma ingegnosa.
Il risultato è un film tanto sconcertante quanto geniale che personalmente mi ha ricordato molto le atmosfere di Velluto Blu; il mio consiglio è però quello di vedere prima l’intera serie (che ogni tanto rispolverano soprattutto i canali tematici pay per view) per non rovinarsi alcuni colpi di scena che vengono svelati in questo capitolo antecedente. Detto questo il film vive di vita propria, quindi se vi capita a tiro non fatevelo sfuggire.