“Io servo a colmare il vuoto lasciato da chi nella tua vita?”
Ci sono pellicole che vogliono stupirci, per farlo abbondano in effetti speciali e colpi di scena. Altre cercano semplicemente di raccontarci qualcosa nella maniera più onesta possibile, con sincerità, senza il bisogno di volerci conquistare a tutti i costi. Il Passato (dal regista premio Oscar 2012 con “Una Separazione”) ci svela le dinamiche che regolano le vite intrecciate di due famiglie distrutte, evidenziando il dazio che ogni componente deve pagare per sopportare questa situazione.
Marie ha scritto pagine felici della propria esistenza al fianco di Ahmad. Ora questi “libri” sono stati chiusi per fare spazio ad una nuova relazione con Samir. L’occasione dell’incontro tra i tre sarà la richiesta di divorzio della donna nei confronti dell’ex marito. Il passato tornerà forzatamente attuale ed aprirà scenari che solo apparentemente erano sepolti in un trascorso probabilmente mai dimenticato. Due ore abbondanti, pregne di sentimenti drammatici, che descrivono efficacemente la gravità e la pesantezza di un rapporto familiare logoro tra coniugi e figli. Farhadi ha il merito di saper essere schietto con il proprio pubblico e di catturarne il cuore attraverso un’ opera che conferma l’ottimo lavoro apprezzato nel suo film più famoso. Una pellicola intima e profonda ottimamente diretta, tra i candidati all’Oscar come miglior film straniero del 2014 per l’Iran (premio poi andato al “nostro” La Grande Bellezza).