“Mi sono innamorata di te perché sei diverso dalle altre persone e perché non provi ad essere come loro. Non pensare mai di avermi deluso! Ti amerò per sempre.”
La Battaglia di Hacksaw Ridge è un film di Mel Gibson che racconta l’incredibile vera storia di Desmond Doss (Garfield), primo ed unico soldato americano nella Seconda Guerra Mondiale a combattere senza l’ausilio di alcuna arma poiché obiettore di coscienza e desideroso di rispettare il comandamento “non uccidere”, ma allo stesso tempo fermamente deciso a essere utile alla sua patria ed ai suoi compagni di battaglione. La sua scelta paradossale ed apparentemente contraddittoria lo portò ad operare come soccorritore medico e a strappare alla morte 75 uomini durante la sanguinosa battaglia di Okinawa.
Film sicuramente degno di nota per la storia davvero straordinaria del protagonista e per il messaggio “nobile”, ancora più apprezzabile in tempi turbolenti e carichi di odio come quelli che stiamo vivendo. Molto lodevole anche la prova in regia di Gibson, ormai pienamente a suo agio dall’altro lato della telecamera. Tuttavia, si posso segnalare alcune pecche quali sequenze di violenza spettacolare “hollywood style” (es. soldati in fiamme che saltano un po’ a caso) e momenti di stucchevole epicità made in USA che a mio avviso fanno perdere qualche punto all’opera. Infine, continua a non convincermi pienamente Andrew Garfield, che non avevo promosso nemmeno in Silence, uscito quasi in concomitanza. Tuttavia, per la sua interpretazione riceve una nomination agli Oscar, la quale sinceramente mi lascia perplesso. Nel complesso, comunque, film da vedere!