“Non è un padre come gli altri e sono contento che i miei genitori divorzino.”
Nonostante l’infausta traduzione del titolo, questo semisconosciuto film francese è a tutti gli effetti un film da vedere. Primo lungometraggio di Xavier Legrand, viene sviluppato dal regista partendo dal suo corto “Avant Que De Tout Perdre”, che alcuni anni addietro aveva riscosso un successo internazionale. La storia inizia con due ex coniugi, Miriam e Antoine Besson, affiancati dai rispettivi avvocati dinanzi al giudice che dovrà decidere riguardo all’affidamento dei loro due figli: Joséphine, ormai prossima alla maggiore età e legalmente in grado di decidere da sé con quale genitore andare a vivere, e Julien, ancora un bambino e dunque vero e proprio oggetto di contesa.
Nonostante la volontà espressa da Julien, la sentenza sarà di affidamento condiviso e il ragazzino viene così obbligato a passare due weekend al mese con il padre. Ogni incontro sarà, però, un vero e proprio supplizio per il piccolo, intenzionato a proteggere la madre dagli atteggiamenti ossessivi di Antoine ma allo stesso tempo spaventato da quell’uomo possente e psicologicamente disturbato. Dopo un inizio dilatato, che serve al pubblico per inquadrare bene la situazione, il film scorre via veloce e, senza che lo spettatore abbia quasi modo di accorgersene, trascina in una spirale mai dichiaratamente violenta (almeno in senso “fisico”) ma sempre più angosciante sino all’esplosivo finale. Consigliatissimo!