L’Arte di Vincere

Moneyball - Bennett Miller, 2011


Voto medio: 3,50
(14 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 133 minuti
GENERE: Drammatico, Sportivo
CAST: Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright Penn, Philip Seymour Hoffman, Chris Pratt.

“Immaginate che brutto essere un giocatore degli Yankees a cui non piace lo champagne”

Una storia sull’aspirazione alla vittoria, fine ultimo di ogni atleta che si rispetti, da rincorrere con qualsiasi mezzo a propria disposizione. Billy Beane, general manager nel 2001 dei Oakland Athletics, cercò di perseguire il proprio obiettivo attraverso un ingegnoso metodo fondato su matematica ed algoritmi, in modo da sopperire allo strapotere economico di colossi come Yankees e Red Sox.

Un Pitt (nei panni del protagonista) sopra le righe interpreta un uomo sicuro di sé solo in apparenza, che cerca di sconfiggere le proprie indecisioni e mascherare i propri scheletri del passato, cercando un riscatto sportivo nelle retrovie, tenendosi a distanza dal palcoscenico principale che anni prima gli ha riservato cocenti delusioni. Ad aprirgli nuovi scenari sarà Peter Brand, giovane economo che lo introdurrà ad un approccio metodico di gestione e scelta giocatori: la componente emotiva o di esperienza nel campo di selezione di atleti potrà essere soppiantata da una gestione fredda di “numeri”? Pura follia utopistica o metodo di analisi ed approccio allo sport innovativo? Al pubblico l’ardua sentenza. Tra i due si instaurerà un rapporto sincero, schietto ma di profonda amicizia che trovo sia una della carte vincenti di questa produzione.

Siamo di fronte ad una storia vera, un “caso” sportivo che ha avuto un grande eco nell’ultimo decennio negli Stati Uniti, ma soprattutto una grande metafora della vita e del “Sogno americano” in generale. Una pellicola a componente sportiva che sa essere originale (facile ricadere nel banale con queste tematiche), appassionante e persino toccante e che per la figura carismatica del protagonista può essere paragonata a “Ogni Maledetta Domenica”.