“Questa storia sta diventando sempre più verosimile e sempre più pericolosa.”
Ottima pellicola dell’affermato regista francese François Ozon che, in maniera impeccabile, adatta per il cinema la pièce teatrale “El chico de la última fila” del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga. Germain è un professore di mezza età che, insieme alla moglie Jeanne, conduce un’esistenza tranquilla, almeno in apparenza. Tuttavia, l’uomo sembra insoddisfatto, soprattutto sul lavoro. Infatti, gli alunni del liceo dove insegna non traggono alcun profitto dalle lezioni di lingua e letteratura che imparte con passione, suscitando in lui sdegno e frustrazione.
Un barlume di speranza piomba nella sua vita lavorativa come un fulmine a ciel sereno quando legge il tema di Claude, uno studente schivo e di bassa estrazione sociale. Nel testo, il giovane racconta la sua esperienza, forse più inventata che vissuta, nella casa del compagno di classe Rapha, appartenente ad una perfetta famiglia borghese che suscita in Claude un’attrazione quasi morbosa ma che allo stesso tempo lo ispira e lo porta a scrivere righe di un certo spessore letterario. Germain decide dunque di prendere il ragazzo sotto la sua ala protettrice e comincia a dargli delle vere e proprie lezioni private di scrittura che presto finiscono per convertirsi in qualcosa di più. Professore e alunno divengono così intimi complici di un pericoloso esperimento narrativo, il quale coinvolgerà a tal punto Germain da fargli perdere di vista il confine tra realtà e finzione romanzesca.