– “Vuoi darmi lezioni sull’amore?”
– “Tu tieni una ragazza in gabbia.”
Film sconosciutissimo e indipendente a basso budget, con pochi attori e girato principalmente in spazi chiusi. Troviamo lo spagnolo Carles Torrens alla regia di una pellicola distribuita nel 2016, putroppo snobbata dalle sale e quindi arrivata direttamente in circuiti video e piattaforme online. Seth (Dominic Monaghan) è un ragazzo tranquillo e solitario che lavora in un canile e svolge la sua umile vita fatta di azioni abituali. Un giorno, sul solito autobus che prende per dirigersi a lavoro, incontra Holly, una ex compagna di classe della quale era invaghito. Il ragazzo diventa subito ossessionato da lei, arrivando a seguirla, spiarla e cercando qualsiasi informazione possibile sui social network. Holly non ha intenzione di assecondare le morbose attenzioni di Seth, il quale continua imperterrito a corteggiarla. All’ennesimo rifiuto, il giovane decide di rapirla e rinchiuderla in una gabbia, posizionata in una zona nascosta del canile. Non è chiaro chi ci sia finito veramente nella gabbia e chi tiene le redini del “gioco”…
La trama è una delle più semplici che possano esistere, eppure Pet funziona perfettamente. Come detto, pochi attori ma diretti egregiamente; Dominic Monaghan (uno degli hobbit de Il Signore degli Anelli) riesce a dare diverse sfumature al personaggio di Seth, realmente convinto di vivere una storia d’amore. Dietro la cinepresa il regista spagnolo non ha paura di forzare la mano, difatti vengono inserite anche scene crude ma mai piazzate a casaccio. Anche in questo film i ruoli si contrappongono e si mescolano le carte in tavola; viene creato una sorta di rapporto a distanza ma allo stesso tempo di vicinanza tra i due protagonisti. Una storia di follia, violenza e morbosità che prende luogo in una zona sotterranea di un canile eppure sembra di essere in una dimensione opposta, che solo Seth e Holly gestiscono. Gli spazi sono prevalentemente chiusi e angusti, eppure la pellicola scorre alla grande e porta lo spettatore verso un finale particolare, come particolare è questo Pet, che sicuramente va scoperto da ogni amante di sottogeneri horror/thriller e che definirei quasi thriller psicologico o “trap movie”.