“Sai che cosa fanno ai cavalli che non possono essere addomesticati, Johnny? Li castrano!”
Se per caso vi saltasse in mente di violentare una ragazza che si trova da sola nella sua villetta in mezzo ai boschi, vi do un consiglio: accertatevi che non si chiami Jennifer! Ovviamente scherzo, non voglio incitare nessuno alla violenza, tantomeno sulle donne! Invece voglio spronarvi a guardare questa strepitosa pellicola, sia nella sua versione originale (shockante, all’epoca) che nel suo moderno remake, decisamente più pompato e sanguinolento.
Film della categoria “umiliazione e vendetta”, sottogenere della miscela horror-thriller che avrete sicuramente gustato in filmoni come Kill Bill, Pulp Fiction, Oldboy, Mr e Lady Vendetta, Carrie, Millennium… la cinematografia ne è piena, e non a caso si parla di produzioni sempre affascinanti, coinvolgenti e vincenti.
Come nei certamente più blasonati film sopracitati, l’argomento centrale è la vendetta. Jennifer si trova in uno chalet di montagna per scrivere un romanzo immersa nella pace e tranquillità dei boschi. Dei malintenzionati bifolchi di paese approvano questa sua scelta, visto che evidentemente di ragazze da quelle parti ne girano poche… La maltrattano, la seviziano, la stuprano … la credono morta e di farla franca. Ma non sanno che la nostra bella Jennifer in realtà ha più palle di loro, e la sua vendetta si farà ben presto sentire.
Due film non identici nella storyboard ma con la stessa traccia di base: scegliete l’originale se siete cultori del cinema d’exploitation, il suo rifacimento se cercate più violenza e adrenalina. O tutti e due se vi piace questo genere!