“Non chiedere quello che ti dovrebbe essere offerto.”
Ree Dolly è una coraggiosa diciassettenne che in un villaggio sperduto tra le montuosità del Missouri deve prendersi cura della madre malata di depressione cronica e dei due fratelli minori, ancora troppo piccoli per badare a se stessi. Il padre, Jessup, è uno spacciatore di droga che non contribuisce in alcun modo al mantenimento della famiglia. Anzi, per pagare la cauzione che gli permette di uscire di galera, impegna la casa che la giovane Ree sta cercando di mandare avanti tra mille difficoltà. Quando Jessup non si presenta in tribunale il giorno del processo, a Ree viene concessa una settimana di tempo per ritrovare il padre o altrimenti lei e la sua famiglia dovranno abbandonare la propria fattoria, unica proprietà e fonte di sostentamento che gli rimane. Ree comincia dunque una ricerca ostinata del genitore, incurante dell’indifferenza e della malignità che governano il piccolo e freddo mondo in cui vive.
Un Gelido Inverno è un dramma lucido le cui pennellate di thriller vengono perfettamente bilanciate da un ritmo ponderato e da una fotografia suggestiva. Inoltre, ottime interpretazioni impreziosiscono una pellicola che ha il merito principale di mostrare uno scorcio d’America che spesso viene tenuto nascosto dalle produzioni mainstream; un’America “di confine”, dura, antica, quasi tribale e popolata da individui amorali, ma allo stesso tempo sicuramente più autentica di quella che ci viene propinata dai tanti blockbuster che vengono prodotti a raffica dall’industria hollywoodiana. Consigliatissimo!