Emilia Pérez

Emilia Pérez - Jacques Audiard, 2024


Voto medio: 3,70
(33 voti totali)

Film consigliato

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DURATA: 132 minuti
GENERE: Commedia, Crimine, Drammatico, Gangster, Musical, Sentimentale
CAST: Zoe Saldana, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz, Edgar Ramirez, James Gerard, Shiraz Tzarfati, Agathe Bokja, Marie-Elisabeth Robert, Stéphane Ly-Cuong, Eric Geynes, Anabel Lopez, Eduardo Aladro, Line Phé.

“Se non ha intenzione di accettare, non le conviene parlargli.”

Jacques Audiard è un autore che ha sempre dimostrato la capacità di sorprendere per la sua audacia narrativa e il suo stile inconfondibile. Con titoli come Il Profeta, Un Sapore di Ruggine e Ossa e Dheepan (Palma d’oro a Cannes), Audiard ha esplorato territori narrativi intensi e profondi. Con Emilia Pérez, il regista francese torna a sfidare le convenzioni cinematografiche, offrendo un’opera che mescola thriller, mélo e musical in un racconto di redenzione e identità. Presentato in Concorso al 77° Festival di Cannes, il film ha conquistato il Premio della Giuria e il riconoscimento per la Miglior Interpretazione Femminile, assegnato a tutto il cast principale.

Ambientato in un Messico crudo e stilizzato, il film segue la storia di Manitas, un potente boss del narcotraffico che decide di cambiare vita e identità. Interpretato con grande intensità da Karla Sofía Gascón, Manitas si finge morto e diventa Emilia Pérez, intraprendendo un percorso di transizione di genere per liberarsi del passato criminale e trovare una nuova pace interiore. Accanto a lei, Rita (Zoe Saldaña), un’avvocata ambiziosa ma tormentata, e una serie di personaggi interpretati magistralmente da Selena Gomez e Adriana Paz, che aggiungono ulteriore spessore a una narrazione già ricca di sfumature. Audiard ha dichiarato che Emilia Pérez è “fondamentalmente una storia di redenzione”, ma la forza del film sta anche nel modo in cui esplora la complessità del cambiamento. La transizione di Manitas in Emilia non è solo fisica, ma anche morale e psicologica. Tuttavia, il film non cede mai alla tentazione di una redenzione semplice o lineare: Emilia rimane invischiata in dinamiche di violenza e corruzione che mettono alla prova il suo desiderio di cambiamento. È una storia che riflette sul peso del passato e su quanto sia difficile, se non impossibile, lasciarselo completamente alle spalle.

La fotografia cattura un Messico vibrante e decadente, con inquadrature che alternano il lirismo e la brutalità. Le sequenze musicali, splendidamente coreografate e integrate nella narrazione, aggiungono una dimensione emozionale unica. Damien Jalet firma coreografie che rendono ogni scena musicale un momento di spettacolo, mentre la colonna sonora, che spazia tra rap, ballate e influenze tradizionali, accompagna perfettamente l’evoluzione dei personaggi. Le interpretazioni sono il cuore pulsante del film. Zoe Saldaña offre una performance incredibile, equilibrando forza e vulnerabilità con una naturalezza che cattura lo spettatore. Karla Sofía Gascón, attrice transessuale, dona autenticità e profondità al suo personaggio, creando un legame toccante tra vita e finzione. Il cast si completa con Selena Gomez e Adriana Paz, che arricchiscono la storia con ruoli ben definiti e coinvolgenti.

Il film non si limita a raccontare una storia; esplora temi di genere, identità, redenzione e corruzione con un approccio coraggioso e innovativo. La capacità di Audiard di mescolare generi così diversi – dal crime al musical – rende Emilia Pérez un’opera unica nel panorama cinematografico contemporaneo. Tuttavia, il film non è privo di imperfezioni: alcune sottotrame rimangono irrisolte e il tono, a volte, oscilla tra momenti di grande intensità e altri meno incisivi. Questo, però, non sminuisce il valore di un’opera che osa e che invita lo spettatore a riflettere. Con 4 Golden Globe già vinti e un forte slancio verso la stagione degli Oscar, Emilia Pérez è un film da vedere assolutamente. È una storia complessa, problematica e coraggiosa, che parla di donne imperfette e coraggiose, pronte a riscrivere il proprio destino anche quando sembra impossibile. Un’opera che conferma Jacques Audiard come uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo.