– “Quanti proiettili abbiamo ancora?”
– “Due. Però possiamo ammazzarne di più, se si mettono in fila.”
Primo capitolo dell’irriverente Trilogia del Cornetto (seguiranno “Hot Fuzz” e “La Fine del Mondo”). Contrariamente a quanto ci si possa aspettare dal titolo, questa commedia non è la parodia de “L’alba dei morti viventi”, horror cult del genere… peccato, perché data l’ironia e la pregevole fattura di questa pellicola, sarebbe potuto uscire qualcosa di straordinario. Ciononostante, il risultato è comunque di alto livello, nella sua diversità ed unicità. Rivedremo una comicità simile solo in “Zombieland”, splatter-comedy movie in pomposo stile americano, ma qui ci troviamo di fronte ad un’opera anglo-francese… nonostante il più delle volte l’umorismo francese sia la brutta copia di quello anglosassone, e quest’ultimo se non è fatto bene non sa far ridere, “Shaun of the dead” (che riprende, appunto “Dawn of the dead” – rispettivi titoli originali) può definirsi altamente esilarante, una commedia (romantica) horror attorniata da un mondo di zombie veri e propri. Non a caso ne sono rimasti entusiasmati i migliori registi del settore: da Romero a Tarantino, passando per Peter Jackson e per finire in bellezza con lo scrittore Stephen King. Il riferimento ai “dementi” (sempre che lo stravolgimento di traduzione del titolo sia dovuto a un particolare del film) è associabile infatti ai protagonisti, degli alcolizzati e quanto mai pigri adulti rimasti bambinoni che rendono la pellicola un cult da vedere e rivedere.
Shaun e Ed, e soprattutto quest’ultimo, sono talmente estraniati dal mondo e dalla società civile che prima di rendersi conto di ciò che sta accadendo nel mondo attorno potrebbe accadere qualsiasi cosa. Infatti la città diventa un putiferio di cadaveri ambulanti senza che loro abbiano la minima paura di morire (o peggio, diventare zombie) tra i denti degli affamati non-morti. Quando se ne accorgeranno, ovviamente in maniera sciocca e divertente, Shaun diventerà un coraggiosissimo (o quasi) eroe urbano che proverà a salvare famiglia e amici vari… portandoli a rifugiarsi in un pub!!!
Già potrebbe essere scompisciante una commedia “classica” con i due come protagonisti, ma il contesto catastrofico che ci si pone davanti ci dà di più: una sottile ironia horror affiancata a gag e scenette di demenza pura… mix affascinante e vincente! Consigliato da e per gli amanti dell’horror che vogliono divertirsi un sacco!