“Voglio sapere prima quando siamo fottuti, non nel bel mezzo di una ripresa.”
Aspettando con trepidante attesa il nuovo film di Terry Gilliam “The Man Who Killed Don Quixote”, è interessante assistire al “dietro le quinte” che ha accompagnato questa produzione. Stiamo parlando però di un film in uscita nel 2018 e di questo documentario datato 2002, girato nel 2000: qualcosa non quadra, ed è questo il fatto interessante. Gilliam ha infatti scritto ed iniziato a dirigere questa pellicola già da anni, avendola ben chiara nella sua mente da chissà quanto tempo. Sfortuna vuole però, che il regista non sia mai riuscito a portarla a termine, almeno fino ad ora. “Lost in La Mancha” è, di fatto, la cronaca di una serie di sfortunati eventi che non hanno permesso di completare l’opera, diario di un backstage maledetto.
Tra le difficoltà nel far coincidere nello stesso momento gli attori principali, capannoni riadattati a studio cinematografico a sorpresa di tutti, intemperie catastrofiche e problemi di prostata del protagonista, Gilliam dovette abbandonare il progetto di portare sul grande schermo la sua versione del Don Chisciotte per anni, vittima del destino e di una compagnia assicuratrice non comprensiva. Aldilà dell’ironia della sorte, che vede messe in atto contemporaneamente tutte le leggi di Murphy, è assolutamente appassionante vedere il genio dell’ex Monty Python’s all’opera e la sua maniera di affrontare le disgrazie. “Always look on the bright side of life” senza se e senza ma! Girato da Fulton e Pepe, già autori del backstage e di un documentario su “L’Esercito delle 12 Scimmie”, questo reportage è disponibile solo in versione originale, ma facilmente reperibile con sottotitoli. Per gli appassionati di Gilliam!
Ah… gli attori della prima versione, che vediamo riuscire a girare solo alcune scene, erano Johnny Depp, Jean Rochefort e Vanessa Paradis: no comment su cosa si è perso il mondo del Cinema!